Sabato 06 ottobre presso la sala della Banca di Forlì, a pochi passi dal centro, si è tenuto un incontro pubblico organizzato dal M.A.R. (Movimento per l’Autonomia della Romagna) sul tema “Romagna, Regione o Provincia? Quale costa meno? Quale è più efficiente?”

L’incontro ha visto la partecipazione di numerosi cittadini e di esponenti del mondo politico, fra cui l’Assessore Maurizio Castagnoli in rappresentanza della Giunta Provinciale di Forlì-Cesena.

Tale incontro ha rappresentato un primo passo verso un dibattito concreto sullo “status” istituzionale del nostro territorio: la Romagna. Dibattito che è importante allargare a quante più forze sociali, culturali, economiche e politiche possibile, al fine di trovare una sintesi per la costruzione della casa comune romagnola ed al fine di giungere a donare ai cittadini la possibilità di pronunciarsi in merito. Da tempo il M.A.R. auspicava che ai propri incontri, che sono trasversali, partecipassero anche esponenti del PD, e questo è potuto accadere grazie alla disponibilità al dialogo del Presidente della Provincia di Forlì-Cesena Massimo Bulbi, che ha inviato in rappresentanza della propria Giunta l’Assessore Maurizio Castagnoli.

In apertura dei lavori, l’Avv. Riccardo Chiesa e il Coord. reg.le del Movimento Samuele Albonetti, hanno portato i saluti ai partecipanti e hanno ricordato la figura insostituibile di Gilberto Giorgetti, venuto purtroppo a mancare nei mesi scorsi.

Albonetti ha sottolineato come una Provincia unica di Romagna, per quanto costi poco, a suo parere non serva a nulla. Il M.A.R. auspica che, nel quadro di una necessaria ridefinizione dell’architettura istituzionale dello Stato italiano, trovi posto la Regione Romagna senza province.

L’Assessore Castagnoli ha per contro ribadito la sua convinzione che le province siano utili, anche alla causa dei romagnolisti, e l’importanza per le nuove province, così come si stanno delineando, di mantenere quanti più compiti possibile: il passo futuro, a detta dell’Assessore, verso la Regione Romagna, sarebbe così più breve. Castagnoli ha infine dichiarato di “non aver paura della Regione Romagna”.

Sono poi intervenuti Alessandro Rondoni, Claudia Berdondini e Jacopo Morrone, favorevoli da sempre alla Regione Romagna e, così come Andrea Pasini, ad interpellare in merito i cittadini con un referendum democratico.

La posizione ufficiale del M.A.R. è stata quindi ribadita da Valter Corbelli che ha posto l’accento sulla eccessiva burocrazia che paralizza l’Italia e quindi sulla necessità di snellire, eliminando le Province, l’apparato amministrativo italiano. Il M.A.R. chiede una regione Romagna snella e policentrica, che sappia valorizzare le peculiarità del territorio.

Vittorio Irti, del Comitato M.A.R. di Imola, ha ricordato la catastrofe che sta per abbattersi sulla sua città, Imola appunto, che rischia seriamente di divenire un quartiere di Bologna, essendone previsto l’accorpamento alla costituenda città metropolitana.

A chiusura dei lavori è intervenuto il Presidente del M.A.R., il Sen. Prof. Lorenzo Cappelli, secondo il quale il prossimo Governo, che verrà eletto nella primavera del 2013, dovrà necessariamente riprendere in mano la materia del riordino delle province nel quadro di una revisione istituzionale più ampia. A quel punto, la questione romagnola ed il coinvolgimento dei cittadini tramite referendum, dovranno trovare un adeguato spazio.