Sabato 22 febbraio si è tenuta a Rimini una tavola rotonda organizzata dal M.A.R. in collaborazione con La Voce di Romagna. L’appuntamento ha visto una buona partecipazione di pubblico ed è stato caratterizzato altresì dallo spessore elevato degli interventi.

Il titolo della tavola rotonda, “Romagna: dal monte al suo grande lago”, intendeva portare all’approfondimento di temi economici legati al turismo, all’agricoltura e alle infrastrutture romagnole, in prospettiva futura, nella cornice di una regione Romagna autonoma e auspicabile.

Dopo l’apertura dei lavori da parte del Sen. Prof. Lorenzo Cappelli, presidente del M.A.R., ha preso la parola Valter Corbelli, coordinatore del Movimento per l’Autonomia della Romagna nel riminese, il quale ha magistralmente delineato la regione Romagna che il M.A.R. sogna, snella ed efficiente, parsimoniosa ed al servizio dei cittadini, guidata da consiglieri regionali che non percepiscano vitalizi, ma stipendi e contributi previdenziali in linea con le loro precedenti occupazioni: la politica deve tornare ad essere vissuta con spirito di servizio.

A seguire è intervenuto Simone Mariotti, consulente finanziario, collaboratore de La Voce di Romagna, il quale ha focalizzato l’attenzione sull’importanza di una Romagna unita, scevra di campanilismi, e sulla salute del nostro mare (o grande lago), sottolineando la necessità improcrastinabile di rinnovare la rete fognaria riminese, pena il declassamento di tutta l’attività turistica balneare.

L’ing. Marco Moretti ha ricordato come la rete infrastrutturale romagnola vada sicuramente potenziata, nel rispetto dell’ambiente: è sotto gli occhi di tutti la sua inadeguatezza, dalla rete stradale a quella ferroviaria, per non parlare delle potenzialità  che avrebbero le cosiddette “autostrade del mare” e le vie fluviali: basterebbe la realizzazione di 5 Km di canale fra il porto di Ravenna ed il fiume Po per trasportare una quantità consistente di merci e ridurre drasticamente inquinamento e traffico in pianura padana. L’Ammiraglio Cingolani ha indicato le enormi potenzialità del porto di Ravenna, ovvero il porto della Romagna, già oggi fra i primi in Italia per scambi commerciali.

Infine Sandro Polidori e Samuele Albonetti, rispettivamente membro del Comitato regionale e coordinatore regionale del M.A.R., hanno relazionato in materia agricola, prospettando soluzioni per risolvere i problemi della agricoltura di montagna e portando esempi di come la attuale (e artificiale) regione Emilia trattino Romagna privilegi le produzioni emiliane, ad esempio di pomodoro da industria, a discapito della frutticoltura romagnola.

Il moderatore della tavola rotonda, nonché direttore de La Voce di Romagna Stefano Andrini, ha  chiuso l’incontro dichiarandosi nettamente a favore di una Romagna autonoma da Bologna.